Cosa sono logotipo e pittogramma in un logo
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Quando si commissiona lo studio e la creazione di un logo, il Graphic Designer inizierà a parlarvi in “tecnichese” citando spesso termini come logotipo, pittogramma, payoff, favicon, vettoriale.
Per poter capire e seguire correttamente lo sviluppo del logo in ogni sua fase e comprendere appieno lo studio, è bene sapere di quali parti è composto un logo e quali sono le diverse funzionalità.
Partiamo!
Di cosa parleremo in questo articolo
Marchio vs Logo
Cos’è il pittogramma
Il pittogramma è il segno distintivo, cioè che con un “disegno” trasmette immediatamente i valori che identificano il prodotto / servizio o l’azienda stessa.
Non necessariamente il pittogramma deve essere una rappresentazione fedele di ciò che viene offerto.
Ad esempio se pensiamo al pittogramma della Apple… beh, la Apple non vende mele 🙂 Ma si chiama Apple, e il pittogramma giustamente richiama una mela.
Il WWF invece ha preferito identificarsi con un panda.
E la Nike? Quel segno, quella spunta… cosa significano?
Ecco che ci troviamo di fronte a due tipologie ben diverse di pittogramma: un pittogramma iconico, cioè che è un rimando immediato al nome (Apple) o al contesto/mercato (WWF), e un pittogramma non iconico ma astratto che prende il nome di ideogramma (Nike, Mitsubishi).
In entrambi i casi basta guardare questo “simbolo” per capire immediatamente di cosa stiamo parlando.
Cos’è il logotipo
Il logotipo è la parte testuale di un logo, la scritta.
È la traduzione in una forma leggibile e pronunciabile del nome del prodotto o dell’azienda.
Importante è lo studio del font per garantire sì originalità e unicità, ma soprattutto leggibilità.
Spesso, purtroppo, si vedono loghi e grafiche fai-da-te che utilizzano font molto particolari ma altrettanto illeggibili e si cade nell’errore di voler strafare in termini di originalità, allontanando gli utenti con una grafica inconcludente.
Quando il logotipo è ben studiato (e il marchio è molto fortunato) si creano addirittura delle associazioni immediate al font.
Basti pensare al font della Disney o di Star Wars: qualsiasi scritta, in qualsiasi contesto, rimanderà sempre alle origini.
Se generalmente il pittogramma (l’immagine) è accompagnato dal logotipo (la scritta), talvolta il logotipo può essere l’unico elemento del marchio; non sempre infatti un logo ha bisogno di un pittogramma.
Pensiamo alla CocaCola, o a Skype, Google, Facebook, Kellogg’s. Non hanno un simbolo: il marchio è solo ed esclusivamente la scritta, cioè il logotipo.
Cos’è il payoff
A volte, ad accompagnare Pittogramma e Logotipo, troviamo anche il Payoff, ovvero uno slogan che si associa in modo permanente (o quasi) accompagnando il marchio di un’azienda o di un prodotto.
È una (breve) frase studiata ad arte per poter essere orecchiabile, semplice ma estremamente significativa, che con poche parole rispecchi i valori dell’azienda o del prodotto che va a rappresentare.
Spesso negli spot pubblicitari o comunque in ogni azione di marketing viene marcato il Payoff e quelli più riusciti sono addirittura entrati a far parte del linguaggio comune.
Lo studio di un Payoff è estremamente delicato e difficile, pertanto dietro queste piccole frasi troviamo il lavoro di un copywriter, cioè un professionista in questo caso specializzato nella stesura di testi originali e creativi che abbiano un forte impatto.
In sintesi
- il marchio è il segno distintivo di un prodotto / azienda
- spesso il marchio è confuso con il logo
- il marchio può essere composto da pittogramma + logotipo + payoff
- il pittogramma è il segno grafico, un simbolo
- il logotipo (logo) è la scritta che indica il nome del prodotto / azienda
- il payoff è una frase ben studiata che brevemente indica i valori o la qualità del prodotto / azienda